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Esercizi per il ginocchio con elastici
L'ipotrofia e lo squilibrio di alcuni gruppi muscolari possono essere responsabili di anomalie nel movimento e di alterazioni nella postura.
Il recupero ed il mantenimento di livelli normali di forza e di resistenza muscolare sono tra gli obiettivi primari di un programma riabilitativo.
Devono essere quindi individuati, con la collaborazione del medico e del fisioterapista, i distretti coinvolti nella patologia che necessitano di un'opportuna opera di potenziamento.
Il criterio della progressione deve guidare la corretta esecuzione del programma rieducativo. È necessario affrontare in maniera graduale le sedute di allenamento, per non correre il rischio che un carico di lavoro iniziale eccessivo possa causare dolore muscolare o addirittura interferire negativamente con i processi di guarigione dei tessuti in via di riparazione.
È opportuno iniziare la seduta con un periodo di riscaldamento; è in genere necessario un modesto numero di ripetizioni (10-15 consecutive) eseguite per 1-3 volte (serie), per ottenere un effetto positivo sul tono e sul trofismo muscolare.
Gli esercizi devono essere effettuati, tranne che in casi selezionati, molto lentamente, con il paziente ben posizionato.
Dopo l'esecuzione di ciascun esercizio è consigliabile eseguire manovre di allungamento (stretching) dei gruppi muscolari impegnati.
Gli esercizi possono essere eseguiti dapprima senza sovraccarico, poi con l'ausilio di resistenze leggere come cavigliere, manubri o elastici.
Si consiglia di inserire il nastro nell'interstizio compreso tra la porta e lo stipite, quindi di assicurarsi, dopo aver chiuso la porta a chiave, circa la tenuta del sistema, trazionando l'elastico prima di eseguire l'esercizio
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1) In piedi, eseguire una flessione dell'anca, mantenendo l'arto inferiore
teso contro la resistenza dell'elastico, quindi tornare nella posizione di partenza. |
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2) In piedi, eseguire una estensione dell'anca, mantenendo l'arto inferiore
teso contro la resistenza dell'elastico, quindi tornare nella posizione di partenza. |
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3) In piedi, eseguire una abduzione dell'anca, mantenendo l'arto inferiore
teso contro la resistenza dell'elastico, quindi tornare nella posizione di partenza. |
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4) In piedi, eseguire una abduzione dell'anca, mantenendo l'arto inferiore
teso contro la resistenza dell'elastico, quindi tornare nella posizione
di partenza. |
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5) Supino, flettere il ginocchio e tornare nella posizione di partenza. |
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6) Prono, flettere il ginocchio e tornare nella posizione di partenza. |
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7) Seduto su uno sgabello, estendere completamente il ginocchio contro la
resistenza dell'elastico, poi tornare nella posizione di partenza. |
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8) Seduto su uno sgabello, flettere il ginocchio contro la resistenza
dell'elastico strusciando il piede sul pavimento, poi tornare nella
posizione di partenza. |
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9) Seduto su uno sgabello, fissare la cavigliera sull'avampiede; facendo
perno sul tallone, ruotare la gamba verso l'interno, poi tornare nella
posizione di partenza. |
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10) Seduto su uno sgabello, fissare la cavigliera sull'avampiede; facendo
perno sul tallone, ruotare la gamba verso l'esterno, poi tornare nella
posizione di partenza. |
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11) Seduto in terra, applicare un rialzo sotto il tallone, trattenere
l'elastico con le mani alla lunghezza necessaria e flettere plantarmente
la caviglia, quindi tornare nella posizione di partenza. |
Disegni di A. De Carli
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